Gastroenterologia: nuova unità operativa all’ospedale Maggiore

Gastroenterologia: nuova unità operativa all’ospedale Maggiore

 

 

Tutto è iniziato negli anni '80, quando Gian Luigi de' Angelis arrivò all'ospedale Maggiore con un carico di idee per realizzare un'unità operativa di gastroenterologia all'avanguardia.

E oggi, l'unità complessa di gastroenterologia del dipartimento materno infantile è diventata realtà: riconosciuta formalmente dall'azienda ospedaliera di Parma, la struttura è collocata al primo piano della piastra tecnica e de' Angelis ne è stato nominato direttore.

L'equipe, formata da 3 medici ospedalieri e 2 specializzandi, è di fatto già esistente a

l'interno del Maggiore, ma il riconoscimento da perte dell'azienda permette di sviluppate al meglio le professionalità al suo interno, promuovendo strette collaborazioni con gli altri specialisti e gettando le basi per il futuro ospedale dei bambini.

 

Assistenza e ricerca

Grazie all'unità operativa complessa, infatti è possibile migliorare la capacità assistenziale e di ricerca, soprattutto per quanto riguarda le patologie acido correlate, le poliposi geneticamente determinate, le malattie croniche intestinali e le tecniche di endoscopia ed eco-endoscopia, che spesso richiedono strumenti tecnologici costosi.

 

Ricerca internazionale

L'equipe di de' Angelis, inoltre,  è impegnata in attività di ricerca internazionale, con Francia e Gran Bretagna. "La nascita dell'unità complessa conclude un percorso iniziato anni fa" commenta Luca Sircana, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera. 

"Con il suo alto livello di qualità risponderà non solo a necessità provinciali, ma regionali e nazionali. Inoltre, l'unità sarà inserita all'interno di un contesto di collaborazione con le altre strutture specialistiche, ottenendo risultati che vanno al di là del reparto maternità, in vista della prossima realizzazione del''ospedale dei bambini".

 

I commenti

Soddisfatto anche Giulio Bevilacqua, direttore del dipartimento materno infantile: " La maggior parte delle patologie insorge in età prenatale. E' importante che esista questa unità e che garantisca una continuità della cura, dal periodo fetale ad ogni età. Con la formalizzazione di questo servizio di gastroenterologia, colgo l'intenzione da parte dell'azienda di voler investire in questo campo".

E' raggiante, infine, Gian Luigi de'Angelis: "Ringrazio per la nomina, che mi fa piacere soprattutto perché è il riconoscimento di un lavoro di equipe, composta da giovani medici che lavorano con impegno. Il nostro obiettivo è quello di lavorare sulla ricerca e sull'assistenza ai pazienti".

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Caterina Zanirato

Gastroenterologia infantile, nuova unità

Gian Luigi de'Angelis, già responsabile della struttura semplice di Gastroenterologia pediatrica, è il nuovo direttore dell'Unità operativa complessa di Gastroenterologia del Dipartimento Materno-infantile. La struttura è collocata al primo piano della Piastra tecnica. Con questa nuova Unità operativa migliora ulteriormente la capacità assistenziale e di ricerca dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. La decisione parte dalla volontà di sviluppare le professionalità e le attività del dipartimento Materno-infantile anche in relazione alla costruzione del nuovo Ospedale dei Bambini. Gian Luigi de' Angelis è nato a Roma il 21 giugno 1953, dal 1979 risiede a Parma, è coniugato con un figlio. Laureato nel 1978 in Medicina e Chirurgia si è specializzato in Clinica pediatrica nel 1981. Successivamente ha conseguito le specializzazioni in Malattie dell'apparato digerente (nel 1985) e in Chirurgia pediatrica, nel 1993. Dal 1 aprile del 2000 a tutt'oggi è professore associato di Pediatria all'Università degli Studi di Parma. Dal 2005 è responsabile dell'Unità operativa semplice di Gastroenterologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

 

Fonte: Gazzetta di Parma

Rotary al fianco dei più deboli. Tutte le iniziative di solidarietà

Una ruota, quella del Rotary, che da oltre un secolo "gira" nei sentieri del disagio portando solidarietà e aiuti concreti. Una ruota simbolo della filantropia che anima dal 1925 anche il Rotary Club Parma, uno dei primi club fondati in Italia e che, ancor oggi, si distingue per le iniziative a carattere socio-culturale.

Nei giorni scorsi nella sala dei Vescovi in Vescovado, ospiti del vescovo monsignor Solmi, i rotariani hanno illustrato al Presule e alla città le numerose iniziative a sfondo sociale svolte nell'annata 2008-2009. Il presidente Renzo Menoni ha percorso la storia del Rotary internazionale e di quello parmigiano non mancando di elencare i progetti della Fondazione internazionale rotariana concepita per la prima volta nel 1917 con l'intento di realizzare programmi educativi e umanitari in tutto il mondo: dal sostegno a borse di studio per studenti meritevoli, alla realizzazione di progetti connessi alla salute nei paesi in via di sviluppo, alla lotta all'analfabetismo.

Il vescovo, felicitandosi con i rotariani parmigiani per le grandi attenzioni nei confronti della persona, ha affermato "che attivare la dinamica del dono equivale attivare le relazioni umane". E' quindi spettato a Alessandro Mangia illustrare i vari progetti a fondo sociale "firmati" dal club che prosegue nel solo tracciato dal past president Gianfranco Beltrami che, nel corso del suo mandato, riservò particolari attenzioni al disagio e alla sofferenza. I referenti delle varie associazioni, alle quali il Rotary ha consentito di realizzare i loro sogni, hanno dettagliatamente illustrato i progetti finanziati. maria Arcangelo Consorti della Sezione ospedaliera dell'istituto comprensivo Ferrari ha ringraziato i rotariani per aver favorito abbonamenti annuali e periodici a giornali e riviste per i bambini e i ragazzi degenti al Dipartimento materno infantile del nostro Ospedale.

Le ha fatte eco Cristina Torricella dell'Associazione bambini e autismo Onlus a favore della quale il Rotary ha favorito l'attività formativa per insegnati attraverso due corsi. Lina Fochi e Marina Aiello, medico pneumologo, nel ringraziare a nome dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, hanno illustrato le pecularietà dell'innovativo progetto di telemedicina finanziato dal Rotary, grazie all'acquisto di un registratore digitale multiparametrico personale che consente il monitoraggio domiciliare del paziente affetto da Sla. Sandra Scansani Andreoli, per il centro Aiuto alla Vita, ha espresso la gratitudine del proprio sodalizio per l'allestimento di un laboratorio di piccola sartoria per avviare donne in difficoltà al mondo del lavoro.

Gian Luigi de'Angelis ha ampiamente illustrato, con la competenza del medico e la sensibilità del rotariano, il progetto volto a finanziare uno stage di formazione presso il nostro Ospedale per medici provenienti da paesi africani presentano dall'associazione Sostegno nuove patologie intestinali Onlus presieduto da Giulio Orsini. grazie al socio Christoph Buller, è stato acquistato materiale per disabili con il ricavato della cena natalizia effettuata presso la sede Efsa di Parma.

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo Lorenzo Sartorio