Dal Camerun per imparare l’endoscopia diagnostica

Dal Camerun per imparare l’endoscopia diagnostica

Una serata dedicata ai nuovi progetti di servizio, l'Interclub Rotary Parma e Parma Est che si è svolto mercoledì sera all'hotel Stendhal. I due club della città anche quest'anno si impegneranno per iniziative di solidarietà locali e internazionali, come spiegano i presidenti, Luidi Benassi del Parma centro, e Angelo Anedda del Parma Est.

"Sono in arrivi medici camerunensi che saranno ospitati per partecipare a un training di endoscopia diagnostica con Gianluigi de'Angelis, direttore di Gastroenterologia materno infantile all'ospedale di Parma – spiega Benassi -. Ma non vogliamo dimenticare i progetti promossi dal Rotary international, che questa sera ci sono stati illustrati da Bruno Pelloni, presidente della sottocommisione Apim (Azione di pubblico interesse mondiale)". Con i progetti Apim, infatti, si vuole promuovere l'etica della responsabilità, la solidarietà tra popoli e il dialogo e confronto tra culture diverse, spiega Pelloni.

"I progetti Apim sono quelli nell'ambito dei quali due club o più club di Paesi differenti collaborano a un'iniziativa comunitaria. Abbiamo aiutato tanti paesi più arretrati – continua Pelloni – tra cui il Benin e l'India. E' attiva inoltre una campagna internazionale per l'eradicazione della polio. Per aderire a un progetto umanitario basta un contributo minimo, che si somma a quello degli altri club internazionali".

Per quanto riguarda il progetto che sta per avere inizio a Parma, invece, i dettagli li spiego lo stesso de'Angelis: "Tre medici del Camerun saranno ospitati in un centro di prima accoglienza, per seguire un training di endoscopia diagnostica. Il Rotary pagherà loro il viaggio in Italia e resteranno qui fino a che non saranno in grado di applicare le loro conoscenze e avranno appresto tutte le tecniche. Prima del loro ritorno, inoltre, saranno donati due strumenti endoscopici e una sorgente luminosa. E' un'iniziativa di grande valore: l'abbiamo già realizzata negli anni scorsi con medici dal Ciad e i risultati non si sono fatti attendere".

 

 

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Caterina Zanirato

Un appuntamento per l’Italia che corre

Un appuntamento per l’Italia che corre

Per i cinquemila partecipanti alla Cariparma Running 2009 quella di ieri è stata anche l'occasione per vivere una città e il suo centro storico. "Una partecipazione straordinaria – ha commentato

 Franco Duc, responsabile della direzione comunicazione di Cariparma – che per noi è motivo di grande soddisfazione. La maratona sta conquistando un pubblico sempre più vasto e da evento locale è diventato un appuntamento nazionale. Lo stesso percorso fatto in questi anni da Cariparma".

Non poteva mancare l'assessore allo sport Roberto Ghiretti: "E' un evento sia per chi pratica che per chi assiste, oltre che uno strumento di promozione del benessere. Inoltre, così come la cultura, è un modo per attirare visitatori: anzi lo sport è una vera espressione culturale, prima che muscolare". Soddisfatto il sindaco di Busseto Luca Laurini, partito insieme con il sindaco di Parma Pietro Vignali. A New York, alla maratona per antonomasia, Laurini arriverà passando da qui. "Ho fatto la 10km, perché poi avevo un matrimonio. Sono andato a 4 e 35 di media: non male per me".

Cariparma Running

Tra gli iscritti non solo parmigiani, ma anche appa

ssionati di tutt'Italia. "Questo è diventato un appuntamento importante per tanti professionisti – ha commentato Matteo De Sensi, presidente del Cus Parma -. Quando abbiamo iniziato, 12 anni fa, gli iscritti erano la metà. Un grazie va al Comune, che dal 2001 ci permette di svolgere la maratona nelle vie del centro; e a Cariparma perché ha sostenuto la corsa non competitiva Corri per la vita, che quest'anno ha raggiunto quota 2550 iscritti". Tra questi mamme e papà con passeggini al seguito, giovani accompagnati dai loro amici a quattro zampe. Il ricavato della vendita delle pettorine sarà devoluto da Cariparma a due associazione di volontariato: Avoprorit, che si occupa della promozione per la ricerca sui tumori e Snupi, che segue i piccoli pazienti di Gastroenterologia Pediatrica del Maggiore.

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Laura Ugolotti

Cariparma running pronti al via

Cariparma running pronti al via

E' un numero sul calendario, con un grosso cerchio rosso intorno,il 13 settembre: non tanto per ricordare cosa accadrà, ma per fare con più facilità il conto alla rovescia del tempo che manca alla dodicesima edizione della "Cariparma Running".

 

Il saluto di Cariparma

Nella mattinata di ieri, nella sede centrale di Cariparma, è stato proprio il responsabile direzione comunicazione della banca cittadina Franco Duc,  a presentare ufficialmente l'evento. "Cariparma – afferma Duc – sta crescendo così sta crescendo ogni anno, grazie all'impegno del Cus Parma, del Comune, e delle tantissime realtà che gravitano attorno a questa giornata, la Cariparma Running. Essere tra i protagonisti di questo evento è per noi fondamentale perché la Cariparma Running è si un evento podistico agonistico, ma va di pari passo con tante corse non competitive, come ad esempio "Corri per la vita". Proprio per questa corsa benefica, ricordiamo che il ricavato della vendita dei pettorali andrà in fatti ad Avoprorit (Associazione volontaria promozione ricerca tumori) e a Snupi (Sostengo nuove patologie intestinali), il ruolo di Cariparma non è di poco conto: infatti noi ci siamo assunti l'incarico di raddoppiare la somma ricavata dalla vendita dei pettorali".

 

L'orgoglio del Cus Parma

"E' una manifestazione che ha più di due lustri – aggiunge il vice presidente del Cus Parma Michele Ventura – e sicuramente in questi anni ci siamo evoluti. Il rapporto tra Cus Parma e Cariparma su è consolidato, non potremmo avere un partner migliore per questa manifestazione che è davvero una festa dello sport, e di una città che si fermerà per una giornata dedicata alla corsa. Un grazie doveroso va a chi ci sostiene nelle creazione di questo evento: a partire da Cariparma, al Comune e alle tante realtà cittadine che si sono rese disponibili".

"Tra le tante società che ci hanno appoggiato – continua il segretario generale del Cus Parma Luigi Passerini – credo sia doveroso ringraziare i Marciatori Parmensi, l'Avis Cristo, e l'Atletica Barilla". E' poi l'assessore alla sicurezza del Comune Fabio Fecci ad affermare che "Il Comune è orgoglioso di far parte di un evento così importante. Io personalmente poi ho passato tanti anni bellissima della mia vita al Cus, e la Cariparma Running fa parte di questi momenti indimenticabili".

 

Una corsa per la solidarietà

"Comune, Cariparma e Cus Parma – continua Ferdinando Sandroni, dell'Agenzia per l'associazionismo del Comune di Parma – stanno facendo squadra per sostenere, e mi riferisco alla corsa non competitiva "Corri per la Vita", le associazioni di volontariato: credo che questo sia un gesto dovuto se si pensa a  tutto quello che fanno per Parma queste realtà, in silenzio, senza apparire, con grande generosità. Non resta davvero che lanciare un grande appello a tutti i parmigiani, per l'acquisto dei pettorali". A rappresentare le due realtà a cui andranno i proventi della vendita dei pettorali, Giulio Orsini, presidente di Snupi, e Ivana Del Monte, vicepresidente di Avoprorit. Tante le personalità parmigiane presenti, dal questore Gennaro Gallo all'assessore comunale Cristina Sassi, a Stefano e Andrea Ferrari di Sport Equipment, fino al rappresentante del Coni provinciale, Gian Carlo Ceci. Tutto è pronto, i parmigiani stanno rispondendo con quasi cinquemila iscrizioni: ma c'è ancora tempo.

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Luca Bertozzi

La Cariparma Running fa… 12

Non solo sport. E non soltanto di corsa. La 12a  edizione della Cariparma Running prevista per domenica a partire dalle 9.30, è competizione ma anche solidarietà. Senza dimenticare l'attenzione all'ambiente. Come dar torto all'assessore Cristina Sassi che dice "Domenica vincerà anche la salute, quando ci ricapita un'area interdetta all'auto così vasta?". Occasione unica per i parmigiani quella di vivere nel vero senso della parola il centro storico. Non è obbligatorio sudare e faticare, si può anche camminare e conoscere gente nuova. "Parma è capitale di tante eccellenze, anche sportive. Partecipando si può apprezzare la città e dialogare con chi ti sta a fianco", assicura Fabio Fecci, assessore alla Sicurezza. Che lo sport sia un momento di unione lo sottolinea anche il questore Gennaro Gallo. E mentre si partecipa alla Cariparma Running si può anche pensare a chi non può partecipare perché la salute non glielo consente. Il ricavato della vendita dei pettorali della corsa non competitiva "Corri per la vita", "cifra che Cariparma raddoppierà – precisa Franco Duc, responsabile Direzione e comunicazione dell'istituto di credito – sarà devoluto all'Avoprorit e a Snupi". Le due associazioni ringraziano e annunciano che gli euro raccolti verranno utilizzati per la formazione di volontari, "quelli che hanno bisogno più di preparazione – spiega Ivana Del Monte, vice presidente Avoprorit – perché chiamati all'assistenza domiciliare e negli hospice" e all'acquisto "di uno strumento all'avanguardia come l'enteroscopio con cui si può intervenire sul paziente senza bisogno di un'operazione chirurgica", aggiunge Giulio Orsini, presidente di Snupi. Un'attenzione al sociale sottolineata anche dall'agente all'Associazionismo del Comune di Parma, Ferdinando Sandroni: "Si sta facendo squadra, invito ad acquistare "egoisticamente" più pettorali possibili così che il contributo di Cariparma sia il più alto possibile". Ancora una volta l'organizzazione della Cariparma Running è del Cus Parma: "Dopo più di due lustri è aumentata la specializzazione e non è soltanto qualcosa di agonistico", racconta Michele Ventura, numero due cussino. Le gare previste sono la 10 chilometri del Ducato, la Cariparma Mezza Maratona, la 30 chilometri della Duchessa e la Cariparma Handy-Bike. Per i più piccoli (dai 5 ai 13 anni) è prevista la Vyp Cariparma Kids, in via Cavour, sulle percorsi di 350 e 520 metri.

Fonte: L'Informazione, Articolo di Matteo Billi

Gastroenterologia: nuova unità operativa all’ospedale Maggiore

Gastroenterologia: nuova unità operativa all’ospedale Maggiore

 

 

Tutto è iniziato negli anni '80, quando Gian Luigi de' Angelis arrivò all'ospedale Maggiore con un carico di idee per realizzare un'unità operativa di gastroenterologia all'avanguardia.

E oggi, l'unità complessa di gastroenterologia del dipartimento materno infantile è diventata realtà: riconosciuta formalmente dall'azienda ospedaliera di Parma, la struttura è collocata al primo piano della piastra tecnica e de' Angelis ne è stato nominato direttore.

L'equipe, formata da 3 medici ospedalieri e 2 specializzandi, è di fatto già esistente a

l'interno del Maggiore, ma il riconoscimento da perte dell'azienda permette di sviluppate al meglio le professionalità al suo interno, promuovendo strette collaborazioni con gli altri specialisti e gettando le basi per il futuro ospedale dei bambini.

 

Assistenza e ricerca

Grazie all'unità operativa complessa, infatti è possibile migliorare la capacità assistenziale e di ricerca, soprattutto per quanto riguarda le patologie acido correlate, le poliposi geneticamente determinate, le malattie croniche intestinali e le tecniche di endoscopia ed eco-endoscopia, che spesso richiedono strumenti tecnologici costosi.

 

Ricerca internazionale

L'equipe di de' Angelis, inoltre,  è impegnata in attività di ricerca internazionale, con Francia e Gran Bretagna. "La nascita dell'unità complessa conclude un percorso iniziato anni fa" commenta Luca Sircana, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera. 

"Con il suo alto livello di qualità risponderà non solo a necessità provinciali, ma regionali e nazionali. Inoltre, l'unità sarà inserita all'interno di un contesto di collaborazione con le altre strutture specialistiche, ottenendo risultati che vanno al di là del reparto maternità, in vista della prossima realizzazione del''ospedale dei bambini".

 

I commenti

Soddisfatto anche Giulio Bevilacqua, direttore del dipartimento materno infantile: " La maggior parte delle patologie insorge in età prenatale. E' importante che esista questa unità e che garantisca una continuità della cura, dal periodo fetale ad ogni età. Con la formalizzazione di questo servizio di gastroenterologia, colgo l'intenzione da parte dell'azienda di voler investire in questo campo".

E' raggiante, infine, Gian Luigi de'Angelis: "Ringrazio per la nomina, che mi fa piacere soprattutto perché è il riconoscimento di un lavoro di equipe, composta da giovani medici che lavorano con impegno. Il nostro obiettivo è quello di lavorare sulla ricerca e sull'assistenza ai pazienti".

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Caterina Zanirato

Gastroenterologia infantile, nuova unità

Gian Luigi de'Angelis, già responsabile della struttura semplice di Gastroenterologia pediatrica, è il nuovo direttore dell'Unità operativa complessa di Gastroenterologia del Dipartimento Materno-infantile. La struttura è collocata al primo piano della Piastra tecnica. Con questa nuova Unità operativa migliora ulteriormente la capacità assistenziale e di ricerca dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. La decisione parte dalla volontà di sviluppare le professionalità e le attività del dipartimento Materno-infantile anche in relazione alla costruzione del nuovo Ospedale dei Bambini. Gian Luigi de' Angelis è nato a Roma il 21 giugno 1953, dal 1979 risiede a Parma, è coniugato con un figlio. Laureato nel 1978 in Medicina e Chirurgia si è specializzato in Clinica pediatrica nel 1981. Successivamente ha conseguito le specializzazioni in Malattie dell'apparato digerente (nel 1985) e in Chirurgia pediatrica, nel 1993. Dal 1 aprile del 2000 a tutt'oggi è professore associato di Pediatria all'Università degli Studi di Parma. Dal 2005 è responsabile dell'Unità operativa semplice di Gastroenterologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

 

Fonte: Gazzetta di Parma