Ringraziamenti sentitissimi

Egregio Direttore, 

per problemi seri di salute ho avuto bisogno di fare accertamenti e cure prolungate, presso la gastroenterologia pediatrica dell'Ospedale Maggiore di Parma, diretta dal Professor de' Angelis e la sua efficientissima equipe. Attraverso questo mezzo vorrei ringraziare sentitamente e particolarmente il Prof. de' Angelis, la Dottoressa Fornaroli  e tutto il personale medico e paramedico per l'alta professionalità e umiltà dimostrata.

 

Cordiali Saluti

Farina Gilberto 

 

Fonte: Repubblica.it

“Corri per la vita” donato l’incasso dei pettorali

Lo sport tende la mano alla solidarietà, due volte. Testimone del sodalizio tra le due realtà è stata la consegna, avvenuta ieri mattina da parte di Cariparma, del ricavato della vendita dei pettorali "Corri per la vita", la camminata non competitiva della Cariparma Running che si è svolta a settembre scorso, a due associazioni operanti sul territorio di Parma e Provincia.

La grande partecipazione al tradizionale appuntamento podistico, organizzato dalla banca e dal Cus di Parma, ha infatti permesso di raccogliere una considerevole somma che, raddoppiata dalla banca stessa, ha raggiunto i 15.000 euro. Questo ha offerto la possibilità di sostenere, per la prima volta quest'anno, ben due diverse associazioni, l'Associazione volontaria promozione ricerca tumori e Sostegno nuove patologie intestinali. "L'ultima edizione della maratona – commenta Franco Duc, Responsabile della Direzione comunicazione di Cariparma – ha dato grandi soddisfazioni sia dal punto di vista sportivo che da quello riguardante l'iniziativa "Corri per la vita". Non si tratta solo del valore economico, ma soprattutto della possibilità di aver fatto da vetrina alle associazioni operanti sul territorio, che rappresentano il cuore della nostra realtà provinciale".

Oltre all'importate visibilità ricevuta, la somma raccolta grazie all'iniziativa permetterà all'associazione volontaria Promozione ricerca tumori di formare assistenza domiciliare ai pazienti in fase terminale e all'associazione Sostegno nuove patologie intestinali di acquisire una nuova strumentazione. "Con la somma ricevuta – spiega Giulio Orsini, Presidente della Snupi – è stato acquistato un enteroscopio, una strumentazione di ultima generazione che abbiamo utilizzato per la prima volta già venerdì scorso. Si tratta di uno strumento presente già in altre città e che permette quindi a Parma di occupare la posizione di eccellenza che si merita". Una collaborazione riuscita, che riconferma il valore dell'unione tra sport e solidarietà: "E' importante però sottolineare – conclude Ferdinando Sandroni, titolare dell'Agenzia per l'Associazionismo e il Volontariato – che non sarebbe stato possibile realizzare un evento del genere senza la collaborazione di tutta la città".

Reparto d’eccellenza, dislocazione assai meno

Una persona che si firma "Un paziente" ci ha inviato questa lettera:

Cara Repubblica Parma la realtà mi ha permesso di apprezzare straordinarie persone: medici, infermieri non solo competenti ma anche gentili. Ho avuto bisogno delle prestazioni delle équipe diretta dal prof. de'Angelis e mi sono presentato per un esame, mi sono messo in fila assieme a tanti altri che aspettavano colonscopie, gastroescopie e via dicendo. Bene, nella lunghezza di queste operazioni, mai e poi mai il personale del reparto ci ha lasciati soli, sempre una parola di conforto per tutti, un'occhiata clinica ogni cinque minuti, un goccio di thé dopo che le persone si risvegliavano dall'anestesia. E qui siamo alle note positive un vero vanto, una sicurezza, una tranquillizzazione per tutti i cittadini parmigiani e non solo. Veniamo invece alle note negative: tutte queste operazioni di fatto si svolgevano in due stanze appena fuori la camera operatoria. Due stanze, una dove la gente attendeva, l'altra, separata solo da un telo, dove venivano fatte le domande prima dell'intervento, dove venivano messi in barella i pazienti che avevano appena finito gli esami. Insomma una situazione da suk arabo senza alcuna tutela della privacy con persone delle pulizie che passavano di li, con gente che sbagliava reparto e chiedeva informazioni eccetera eccetera. Ecco non vorrei che questa mia lettera ledesse in alcun modo medici e infermieri del reparto, ripeto ammirevoli per dedizione, professionalità e cortesia, vorrei invece che i vertici della sanità parmigiana cogliessero la sfida per una sanità a misura d'uomo. La dove al mercoledì opera l'équipe del prof. De'Angelis il reparto è nuovo, moderno, gli operatori sono bravissimi eppure il paziente è "violato", non è garantito nei suoi diritti elementari, nel non doversi fare vedere in difficoltà (si quando sei paziente clinico non hai difese) da altri e da chiunque passi. Visto che si stanno inaugurando nuove strutture ospedaliere, nuove torri, nuovi reparti, cari amministratori ricordatevi anche di questo. Della dignità dei pazienti e credo dei medici ed infermieri.

Un paziente.

 

Fonte: Repubblica.it

Maggiore, la prevenzione fa un passo avanti

La struttura di Gastroenterologia del dipartimento Materno-infantile del nostro Ospedale ha fatto un passo in più verso l'eccellenza: da alcuni giorni ha a disposizione un nuovo enteroscopio ad alta definizione che consente con maggiore facilità una diagnosi e, in casi mirati, manovre interventistiche.

 

Lo strumento donato

Lo strumento, del valore di 48mila euro, è stato donato dall'associazione Onlus Snupi (Sostegno nuove patologie intestinali) con l'importante supporto di sei aziende del territorio (Chiesi Farmaceutici, Piazza Franco, Sipi spa, Stb srl, Oiki Acciai spa e Falegnameria Ovrezzi) e la collaborazione di Cariparma Crédit Agricole, Cus Parma e Circolo Minerva Asd.

 

Il grazie di Venturi

Ed è con gratitudine che il direttore generale della nostra azienda ospedaliero-universitaria, Sergio Venturi, ha presentato uno strumento che va ad arricchire notevolmente la struttura guidata da Gian Luidi de'Angelis che subito dichiara: "Si tratta di enteroscopio a pallone (single balloon) grazie al quale si possono diagnosticare e curare patologie come i sanguinamenti e la poliposi intestinale, i tumori del piccolo intestino e la malattia celiaca complicata. Lo strumento si risolve agli adolescenti e agli adulti ed è costituito da una sonda con sistema ottimo e corredato di start-kit con 5 balloon".

 

La formazione professionale

Inoltre, de'Angelis ha ricordato l'importanza delle risorse economiche necessarie sia per accrescere la formazione professionale dei medici che per l'acquisizione di nuovi strumenti tecnologici. "Un grazie di cuore all'associazione che da tempo ci aiuta a progredire nel nostro lavoro", ha concluso de'Angelis. Da anni, infatti l'associazione Onlus Snupi (info@snupi.it) nata nel 2005 ma in realtà attivo dal 2001 sostiene il reparto di gastroenterologio pediatrica provvedendo economicamente all'istituzione di borse di studio per permettere allo staff un continuo aggiornamento e contribuendo all'acquisto di nuovi macchinari sempre più sofisticati.

 

L'associazione

"La nostra associazione – ha infine spiegato il presidente Snupi, Giulio Orsini – ha sostenuto circa il 65% dei costi della donazione e sono profondamente grato alle realtà del nostro territorio". "Realtà che subito – ha concluso il presidente Snupi Giulio Orsini – si sono fatte carico della spesa rimanente: nonostante le difficoltà per reperire le risorse noi continueremo a lottare per l'eccellenza di questo ospedale".

 

Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Maria Cristina Maggi

Celiachia, la malattia e i rischi in un convegno

Celiachia, la malattia e i rischi in un convegno

 

Si è svolta nell'aula congressi del nostro Ospedale il convegno interazione sulla "Attualità in tema di malattia celiaca" organizzata da Gian Luigi de'Angelis, direttore dell'Unità complessa di Gastroentereologia del Dipartimento Materno Infantile della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

 

In apertura della prima sessione, moderata dal professor Crafa e dallo stesso de'Angelis, Giorgia Malmut dell'Ospedale Pompidou di Parigi, una delle sedi più prestigiose dell'assistenza e di ricerca a livello mondiale, ha illustrato le nuove teorie per spiegare come il glutine con la sua frazione "tossica" riesca a raggiungere in contatto con il sistema immunitario, innescando così la reazione che comporta in definitiva l'atrofia della mucosa intestinale.

 

E' seguita la relazione di Vincenzo Villanacci Anatomo-patologo di Brescia, uno dei massimi esperti mondiali del problema che ha spiegato la nuova classificazione delle lesioni intestinali, dati dalla celiachia e dei problemi diagnostici che tale patologia può porre in alcuni casi. Alla Bonaguri (Parma) che ha parlato dello screening laboratoristi, sono seguiti le relazioni di Lombardi (Pescara) e della Bizzarri (Parma) che hanno illustrato le caratteristiche cliniche della malattia rispettivamente in età pediatrica e in età

adulta non sempre facilmente riconoscibili. In particolare la Bizzarri ha sottolineato che ormai la maggior parte delle diagnosi (nell'Unità di Parma vengono fatte circa 100/120 nuove diagnosi all'anno) sono a presentazione clinica atipica e vengono effettuate in età adulta con sintomi apparentemente lontani dall'apparato digerente (anemia, patologie autoimmuni, ipertransaminasemia, turbe della coagulazione etc.) e che in Italia le nuove stime parlano di un'

incidenza di un caso ogni 100/120 abita

nti. 

 

Nella seconda sessione, coordinata da Riccardo Volpi e Giulio Bevilacqua, sono intervenuti gli specialisti che abitualmente vengono coinvolti nella corretta gestione di questa intolleranza alimentare che spesso, specie se non trattata, può dar luogo a varie complicanze d'organo. In questa ottica si sono inseriti gli interventi sulle associazioni su celiachia e problemi di sistema nervoso (Pisani), della gravidanza (Bacchi Modena), diabete (Vanelli), malattie endocrine (Bernasconi). Particolarmente apprezzati gli interventi di Graziano Ceresini che ha illustrato come nel 36% dei pazienti con celiachia si può evidenziare una patologia tiroidea e Daniele Costi che ha parlato del grande problema della osteoporosi nella celiachia non trattato o misconosciuto. La sessione è stata conclusa da Fabiola Fornaroli e Francesca Vincenzi, sempre della Grastroentereologia di Parma, che hanno parlato dei rischi nutrizionali e oncologici della malattia celiaca non trattata e del problema sempre più attuale della malattia celiaca resistente alla dieta senza glutine, problema questo che interessa esclusivamente l'età adulta. 

 

La sessione pomeridiana, ha visto un interessante ed innovativo confronto tra i malati dell'Associazione italiana celiachia con Barbara ed un panel di esperti medici sia di famiglia (F. Torelli, M. Curti e G. Ercolini) che ospedalieri (Guatelli, Ghiselli). In conclusione di questa riunione che ha avuto uno straordinario successo di pubblico, de'Angelis ha voluto sottolineare l'importanz e i grandi traguardi della ricerca in questi ultimi anni, che hanno portato sempre di più a diminuire la parte sommersa del cosiddetto iceberg celiaco, facilitandone nel contempo le nuove diagnosi specie di forme che non danno la classica sintomatologia di malassorbimento (diarrea, dimagrimento, etc). Rimangono però fondamentali ed immutati i criteri di corretta diagnosi che si deve basare sullo screening anticorporale e sulla successiva biopsia duodenale con studio istologico, e di terapia che consiste in una stretta dieta priva di glutine, capace nella quasi totalità di casi di risolvere le lesioni intestinali e diminuire in maniera significativa i rischi dei danni d'organo associati. 

 

Fonte: Gazzetta di Parma

I Medici del Camerun

Egregio direttore,

le scrivo in merito all'articolo comparso sulla Gazzetta e relativa allo stage di studio di Medici del Camerun a Parma. I medici saranno ospiti della Gastroenterologia diretta dal prof. de' Angelis e non di un centro di prima accoglienza come riportato riportato erroneamente nell'articolo; saranno infatti preparati a lavorare a Limbè in un centro di prima accoglienza. Da qui il motivo del loro addestramento e della fornitura al momento del rientro in Camerun degli strumenti endoscopici. 

Inoltre nell'articolo in questione non si da menzione di SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), la Onlus che da anni affianca come struttura di volontariato, l'attività dell'Unità operativa del prof. de' Angelis, e che sta collaborando sul piano organizzativo e progettuale con il Rotary Parma a questa iniziativa. Mi permetto di sottolineare questo aspetto soprattutto per ringraziare tutte le persone che in assoluta discrezione ci aiutano da anni in questo difficile, doveroso impegno per i malati afferenti al nostro Ospedale.

 

Giulio Orsini

Presidente di SNUPI – Onlus

 

Fonte: La Gazzetta di Parma