Morbo di Crohn: al Maggiore 350 casi

Morbo di Crohn: al Maggiore 350 casi

 

L’unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, diretta da Angelo Franzè, ha promosso e organizzato un Convegno internazionale sul morbo di Crohn e le sue più frequenti complicanze (Crhon’Disease Fistulae & Malabsorbition) che si è tenuto nella sala Congressi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.

L’argomento è stato di elevato interesse scientifico, ma anche con un impatto clinico importante considerata la difficile gestione dei pazienti affetti da Morbo di Crohn.

Questa infatti è una malattia cronica che colpisce prevalentemente l’ultima parte dell’intestino tenue e il colon, ma può interessare tutto il tubo digerente.

Può anche presentare manifestazioni extra-intestinali, in particolare a carico della cute degli occhi e delle ossa e del fegato. In Italia sono circa 100.000 le persone affette da Morbo di Crohn.

 

Presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma sono in media 350 i pazienti seguiti ogni anno. Fra i principali sintomi vi sono la diarrea e il dolore addominale spesso dovuti a patologie più banali ma che, a volte possono essere riconducibili anche al – risonanza o la videocapsula permettendo diagnosi precoci e interventi terapeutici più mirati. Anche la chirurgia gioca un ruolo importante in questa malattia e deve essere utilizzata in maniera appropriata e tempestiva.

Al convegno presieduto da Angelo Franzè direttore dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, hanno partecipato anche ospiti internazionali: Alastair Frobes da Londra, tra i professionisti più accreditati nel trattamento della malattie croniche intestinali nel mondo: il chirurgo inglese Alastair Windsor, con una particolare esperienza nel trattamento delle fistole, e Barnard Messing da Parigi, tra le massime autorità europee nel settore della nutrizione clinica.

Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, sono intervenuti come relatori: Martina Cavestro, Filippo Cademartiri, Paola Demichelli, Anna Bertlè e Cinzia Papadia dell’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, e Gian Luigi Dè Angelis, responsabile della Struttura semplice di Gastroenterologia pediatrica che ha trattato gli aspetti terapeutici di questa malattia nei bambini. Ospite del Congresso anche il giornalista Antonio Caprarica, direttore di Radio Rai 1 che ha sottolineato l’eccellenza raggiunta da Parma nel settore della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva risultato della stetta collaborazione fra i vari specialisti sia chirurghi che gastroenterologi sia di estrazione universitaria che ospedaliera.

 

Fonte: Gazzetta di Parma

Efficienza aziendale a sostegno delle nuove patologie intestinali

Cos’è Snupi?

Snupi è l’acronimo di Sostegno nuove patologie intestinali.

 

Quando è nata e quali finalità si pone la nostra associazione?

L’associazione Snupi è stata costituita a Parma circa 2 anni orsono contestualmente allo scioglimento formale ed ufficiale di ANPI Emilia Romagna (Associazione Nuove Patologie Intestinali). Ne sono stati promotori i genitori di bambini affetti da patologie intestinali che già costituivano la disciolta associazione. Snupi sostiene i pazienti ed il reparto di gastroenterologia ed endoscopia digestiva pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma diretto dal prof. Gianluigi de’Angelis. Snupi è un’associazione pertanto non propriamente nuova anagraficamente visto che ANPI è stata attiva a far tempo dal 2001 ma lo è totalmente nello spirito che la contraddistingue ora. Di fatto è stata organizzata un’associazione di volontariato iscritta a pieno titolo nel registro provinciale delle Onlus, con delle prerogative atipiche, vale a dire compiti ed obiettivi precisi per la struttura e per tutti i collaboratori, il tutto finalizzato alla massimo concretezza.

 

Come siete organizzati?

Disponendo di esigue risorse umane è stato necessario privilegiare l’efficienza degli operatori e l’efficacia delle strategie, impostando l’attività secondo la logica di una piccola struttura aziendale. E’ stato pertanto deciso di operare su una fascia che riguarda il sostegno delle esigenze degli assistiti/associati ed una differente relativa al reperimento delle risorse necessarie al raggiungimento degli scopi istituzionali.

 

In cosa consiste concretamente l’attività della nostra associazione?

Possono essere pertanto così riassunti gli obiettivi: sostegno morale e materiale a pazienti e loro famiglie; istituzione di borse di studio; contributo stage all’estero per confronto qualificazione e perfezionamento dei medici; contributo acquisto di strumentazioni medicali; organizzazione di eventi per reperimento fondi e visibilità; funzionamento sito.

 

Chi fa parte della vostra associazione?

Circa un centinaio di pazienti e genitori di giovani pazienti provenienti dalla provincia e non, ma a tutti gli effetti la disponibilità di Snupi è a favore di tutti i pazienti della gastroenterologia pediatrica. Oltre a questi aderiscono soci simpatizzanti e onorari.

 

Quali le prossime iniziative in cantiere?

Potrei riassumerle così: attivazione punto di incontro per pazienti e genitori presso padiglione Cattani Azienda Ospedaliera; comunicazione – sviluppo del sito internet; progetto informazione – medici a sostegni del sito; progetto sviluppo con Forum Solidarietà organizzazione manifestazioni culturali; istituzione borse di studio per qualificazione e aggiornamento Ospedale Debré Parigi; donazione strumentazioni Medicali Elettrobisturi, Coaugulatori ecc.

 

Perché crede che alle associazioni in crescita non viene garantita sempre una sufficiente visibilità?

E’ una domanda a cui non riusciamo a rispondere… Ma gli effetti li conosciamo bene… le persone non vengono informate per cui si rischia di non conoscere quello che avviene a due passi; ci riferiamo a chi opera nel reparto di Gastroenterologia e a chi, come noi, crede fermamente nella semplicità di quanto concretamente è possibile fare con il volontariato facendo dell’efficienza e dell’efficacia i propri slogan.

 

Fonte: ParmaDaily.it, articolo di Riccardo Zammarchi

Snupi  Rotaract 2007

Snupi Rotaract 2007

Giovedì 20 Settembre, alle ore 20, presso l’Hotel Stendal di Parma, il Rotaract Parma si è riunito in conviviale per inaugurare l’anno 2007-2008, ospitando la relazione di Giulio Orsini, Presidente della Associazione Onlus Snupi (Sostegno Nuove Patologie Intestinali). In questa occasione il club dei giovani rotaractiani ha donato la cifra di 3000 euro all’associazione di volontariato, raccolta durante la festa di beneficenza “Mabillon” tenutasi a Giugno e che ha visto un importante successo di pubblico con la presenza di quasi duemila partecipanti.

Giulio Orisini ha ringraziato per questa iniziativa che “testimonia ancora una volta come i giovani possono essere protagonisti di impegno civile e di messaggi positivi nell’affrontare problemi di solidarietà”. Ha quindi illustrato le finalità di SNUPI, associazione costituita a Parma per sostenere i pazienti ed il reparto di gastroenterologia ed endoscopia digestiva pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma diretto dal Prof. Gian Luigi de’Angelis.

I principali scopi che SNUPI si prefigge sono: il sostegno morale ed eventualmente economico a pazienti e alle loro famiglie specie se provenienti da altre regioni, contributi economici sotto forma di borse di studio per Stage all’estero per confronto qualificazione e perfezionamento dei i medici, contributo acquisto di strumentazioni medicali, organizzazione di eventi per reperimento fondi e visibilità.

L’associazione, ha affermato Orsini, si prefigge nell’immediato futuro di continuare a dare la possibilità al Centro di Gastro-enterologia ed Endoscopia Pediatrica di collaborare con prestigiosi istituti esteri quali l’Hopital Debrè di Parigi e l’Università di Baltimora, di contribuire al continuo aggiornamento tecnico degli strumenti, indispensabile ad un moderno centro per progredire sul piano della qualificazione assistenziale e di continuare a sostenere tutti i pazienti afferenti al Centro.

Il Rotaract Club Parma, dopo questa ulteriore gara di solidarietà, si avvia quindi a vivere il suo secondo anno di vita con un rinnovato entusiasmo e con un nuovo consiglio direttivo composto da Federico Marianelli Presidente, Maria Chiara Vincenzo Vicepresidente, Elena Beltrami Segretario, Francesca Villazzi Prefetto e Giovanni Camisa Tesoriere.

Videocapsula

Egregio Direttore

Gazzetta di Parma

Sono il presidente dell’Associazione Snupi che da diversi anni sostiene il reparto di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva pediatrica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Parma.

Ho letto l’articolo apparso sul suo quotidiano in data 11 Settembre 2007 “Videocapsula, intestino monitorato” dal quale ho avuto lo spunto per alcune precisazioni e considerazioni.

Innanzitutto per chi come noi sostiene le necessità dei pazienti del nostro ospedale non può che far piacere sapere che un nuovo strumento per la diagnostica sia a disposizione della nostra importante realtà ospedaliera grazie alla generosità di privati cittadini ma, per rendere il giusto merito ad un equipe di medici che lavora senza risparmio di energie presso la Gastroenterologia pediatrica diretta dal Prof. Gian Luigi dè Angelis, mi preme segnalare che il sistema di diagnosi tramite videocapsula è si un metodo all’avanguardia ma è anche un metodo utilizzato, già dal 2001, per  tutti i pazienti che ne hanno necessitato nel nostro ospedale non solo in fascia pediatrica.

Aggiungiamo, come a suo tempo riportato dal suo giornale, che l’equipe di Gastroenterologia pediatrica di Parma, grazie anche all’utilizzo della videocapsula, ha raggiunto in questi anni elevati livelli qualitativi che hanno portato la pubblicazione della propria esperienza clinica su prestigiose riviste internazionali.

Ci sentiamo pertanto di porre questa precisazione per puro dovere di cronaca e per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e contribuiscono a questo ulteriore miglioramento della qualità assistenziale del nostro ospedale, nel caso citato, la Ditta Barilla.

Con viva cordialità

Snupi Onlus Il presidente

Giulio Orsini

Videocapsula, intestino monitorato

Ha l'aspetto di una semplice capsula da inghiottire, ma è in grado di trasmettere per otto ore fino a novantamila immagini dell'intestino tenue: si tratta della videocapsula endoscopica, che da ieri, grazie a una donazione di 27mila euro dell'Avoprorit, è disponibili presso l'Unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il direttore dell'Uo Angelo Franzè sottolinea come "nel campo della diagnostica la videocapsula è utilizzata per lo studio dell'intestino tenue: per il riconoscimento di lesioni tumorali precoci, di emorragie digestive occulte e di lesioni iniziali per il morbo di Crohn. Molto altre patologie possono essere diagnosticate con la videocapsula (polipo, lesioni da antinfiammatori), ma è importante che questa tecnica venga utilizzata in maniera appropriata".

Durante il percorso nell'apparato digerente, la video capsula trasmette i segnali video che vengono memorizzati nell'unità ricevitore e che permettono di monitorare la posizione della capsula. I dati vengono scaricati dal registratore al computer, tramite un software appositamente studiato, ed elaborati come video. la donazione di Avoprorit comprende una piattaforma Pc, un'unità di registrazione, un monitor, una stampante, software specifici e 50 videocapsule. La strumentazione donata all'Uo di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva è di ultima generazione: al momento non sostituisce gastroscopia e colonscopia, ma il nuovo modello potrà essere implementato anche a questo scopo non appena la tecnologia lo permetterà. Sia Franzè che il direttore sanitario dell'Ospedale, Luca Sircana, hanno ricordato l'impegno dell'Avoprorit, presente alla cerimonia con il suo presidente Enrico Foggi: "E' proprio grazie all'Avroprorit" ha detto Franzè, "che anche a Parma sono arrivati i primi risultati sull'efficacia dello screening contro il tumore al colon. La collaborazione dell'associazione con il nostro ospedale è ormai ventennale".

Sircana ha aggiunto che "al di là della donazione, concreta di apparecchiature, vedere che c'è chi come l'Avoprorit si impegna per la raccolta fondi a nostro favore, è un conforto per gli operatori, ed è un segno che la cittadinanza ci è vicina".

 

Fonte: Gazzetta di Parma