by admin | Dec 6, 2009 | Articoli
La struttura di Gastroenterologia del dipartimento Materno-infantile del nostro Ospedale ha fatto un passo in più verso l'eccellenza: da alcuni giorni ha a disposizione un nuovo enteroscopio ad alta definizione che consente con maggiore facilità una diagnosi e, in casi mirati, manovre interventistiche.
Lo strumento donato
Lo strumento, del valore di 48mila euro, è stato donato dall'associazione Onlus Snupi (Sostegno nuove patologie intestinali) con l'importante supporto di sei aziende del territorio (Chiesi Farmaceutici, Piazza Franco, Sipi spa, Stb srl, Oiki Acciai spa e Falegnameria Ovrezzi) e la collaborazione di Cariparma Crédit Agricole, Cus Parma e Circolo Minerva Asd.
Il grazie di Venturi
Ed è con gratitudine che il direttore generale della nostra azienda ospedaliero-universitaria, Sergio Venturi, ha presentato uno strumento che va ad arricchire notevolmente la struttura guidata da Gian Luidi de'Angelis che subito dichiara: "Si tratta di enteroscopio a pallone (single balloon) grazie al quale si possono diagnosticare e curare patologie come i sanguinamenti e la poliposi intestinale, i tumori del piccolo intestino e la malattia celiaca complicata. Lo strumento si risolve agli adolescenti e agli adulti ed è costituito da una sonda con sistema ottimo e corredato di start-kit con 5 balloon".
La formazione professionale
Inoltre, de'Angelis ha ricordato l'importanza delle risorse economiche necessarie sia per accrescere la formazione professionale dei medici che per l'acquisizione di nuovi strumenti tecnologici. "Un grazie di cuore all'associazione che da tempo ci aiuta a progredire nel nostro lavoro", ha concluso de'Angelis. Da anni, infatti l'associazione Onlus Snupi (info@snupi.it) nata nel 2005 ma in realtà attivo dal 2001 sostiene il reparto di gastroenterologio pediatrica provvedendo economicamente all'istituzione di borse di studio per permettere allo staff un continuo aggiornamento e contribuendo all'acquisto di nuovi macchinari sempre più sofisticati.
L'associazione
"La nostra associazione – ha infine spiegato il presidente Snupi, Giulio Orsini – ha sostenuto circa il 65% dei costi della donazione e sono profondamente grato alle realtà del nostro territorio". "Realtà che subito – ha concluso il presidente Snupi Giulio Orsini – si sono fatte carico della spesa rimanente: nonostante le difficoltà per reperire le risorse noi continueremo a lottare per l'eccellenza di questo ospedale".
Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Maria Cristina Maggi
by admin | Dec 1, 2009 | Articoli
Si è svolta nell'aula congressi del nostro Ospedale il convegno interazione sulla "Attualità in tema di malattia celiaca" organizzata da Gian Luigi de'Angelis, direttore dell'Unità complessa di Gastroentereologia del Dipartimento Materno Infantile della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
In apertura della prima sessione, moderata dal professor Crafa e dallo stesso de'Angelis, Giorgia Malmut dell'Ospedale Pompidou di Parigi, una delle sedi più prestigiose dell'assistenza e di ricerca a livello mondiale, ha illustrato le nuove teorie per spiegare come il glutine con la sua frazione "tossica" riesca a raggiungere in contatto con il sistema immunitario, innescando così la reazione che comporta in definitiva l'atrofia della mucosa intestinale.
E' seguita la relazione di Vincenzo Villanacci Anatomo-patologo di Brescia, uno dei massimi esperti mondiali del problema che ha spiegato la nuova classificazione delle lesioni intestinali, dati dalla celiachia e dei problemi diagnostici che tale patologia può porre in alcuni casi. Alla Bonaguri (Parma) che ha parlato dello screening laboratoristi, sono seguiti le relazioni di Lombardi (Pescara) e della Bizzarri (Parma) che hanno illustrato le caratteristiche cliniche della malattia rispettivamente in età pediatrica e in età
adulta non sempre facilmente riconoscibili. In particolare la Bizzarri ha sottolineato che ormai la maggior parte delle diagnosi (nell'Unità di Parma vengono fatte circa 100/120 nuove diagnosi all'anno) sono a presentazione clinica atipica e vengono effettuate in età adulta con sintomi apparentemente lontani dall'apparato digerente (anemia, patologie autoimmuni, ipertransaminasemia, turbe della coagulazione etc.) e che in Italia le nuove stime parlano di un'
incidenza di un caso ogni 100/120 abita
nti.
Nella seconda sessione, coordinata da Riccardo Volpi e Giulio Bevilacqua, sono intervenuti gli specialisti che abitualmente vengono coinvolti nella corretta gestione di questa intolleranza alimentare che spesso, specie se non trattata, può dar luogo a varie complicanze d'organo. In questa ottica si sono inseriti gli interventi sulle associazioni su celiachia e problemi di sistema nervoso (Pisani), della gravidanza (Bacchi Modena), diabete (Vanelli), malattie endocrine (Bernasconi). Particolarmente apprezzati gli interventi di Graziano Ceresini che ha illustrato come nel 36% dei pazienti con celiachia si può evidenziare una patologia tiroidea e Daniele Costi che ha parlato del grande problema della osteoporosi nella celiachia non trattato o misconosciuto. La sessione è stata conclusa da Fabiola Fornaroli e Francesca Vincenzi, sempre della Grastroentereologia di Parma, che hanno parlato dei rischi nutrizionali e oncologici della malattia celiaca non trattata e del problema sempre più attuale della malattia celiaca resistente alla dieta senza glutine, problema questo che interessa esclusivamente l'età adulta.
La sessione pomeridiana, ha visto un interessante ed innovativo confronto tra i malati dell'Associazione italiana celiachia con Barbara ed un panel di esperti medici sia di famiglia (F. Torelli, M. Curti e G. Ercolini) che ospedalieri (Guatelli, Ghiselli). In conclusione di questa riunione che ha avuto uno straordinario successo di pubblico, de'Angelis ha voluto sottolineare l'importanz e i grandi traguardi della ricerca in questi ultimi anni, che hanno portato sempre di più a diminuire la parte sommersa del cosiddetto iceberg celiaco, facilitandone nel contempo le nuove diagnosi specie di forme che non danno la classica sintomatologia di malassorbimento (diarrea, dimagrimento, etc). Rimangono però fondamentali ed immutati i criteri di corretta diagnosi che si deve basare sullo screening anticorporale e sulla successiva biopsia duodenale con studio istologico, e di terapia che consiste in una stretta dieta priva di glutine, capace nella quasi totalità di casi di risolvere le lesioni intestinali e diminuire in maniera significativa i rischi dei danni d'organo associati.
Fonte: Gazzetta di Parma
by admin | Nov 6, 2009 | Articoli
Egregio direttore,
le scrivo in merito all'articolo comparso sulla Gazzetta e relativa allo stage di studio di Medici del Camerun a Parma. I medici saranno ospiti della Gastroenterologia diretta dal prof. de' Angelis e non di un centro di prima accoglienza come riportato riportato erroneamente nell'articolo; saranno infatti preparati a lavorare a Limbè in un centro di prima accoglienza. Da qui il motivo del loro addestramento e della fornitura al momento del rientro in Camerun degli strumenti endoscopici.
Inoltre nell'articolo in questione non si da menzione di SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), la Onlus che da anni affianca come struttura di volontariato, l'attività dell'Unità operativa del prof. de' Angelis, e che sta collaborando sul piano organizzativo e progettuale con il Rotary Parma a questa iniziativa. Mi permetto di sottolineare questo aspetto soprattutto per ringraziare tutte le persone che in assoluta discrezione ci aiutano da anni in questo difficile, doveroso impegno per i malati afferenti al nostro Ospedale.
Giulio Orsini
Presidente di SNUPI – Onlus
Fonte: La Gazzetta di Parma
by admin | Oct 30, 2009 | Articoli
Una serata dedicata ai nuovi progetti di servizio, l'Interclub Rotary Parma e Parma Est che si è svolto mercoledì sera all'hotel Stendhal. I due club della città anche quest'anno si impegneranno per iniziative di solidarietà locali e internazionali, come spiegano i presidenti, Luidi Benassi del Parma centro, e Angelo Anedda del Parma Est.
"Sono in arrivi medici camerunensi che saranno ospitati per partecipare a un training di endoscopia diagnostica con Gianluigi de'Angelis, direttore di Gastroenterologia materno infantile all'ospedale di Parma – spiega Benassi -. Ma non vogliamo dimenticare i progetti promossi dal Rotary international, che questa sera ci sono stati illustrati da Bruno Pelloni, presidente della sottocommisione Apim (Azione di pubblico interesse mondiale)". Con i progetti Apim, infatti, si vuole promuovere l'etica della responsabilità, la solidarietà tra popoli e il dialogo e confronto tra culture diverse, spiega Pelloni.
"I progetti Apim sono quelli nell'ambito dei quali due club o più club di Paesi differenti collaborano a un'iniziativa comunitaria. Abbiamo aiutato tanti paesi più arretrati – continua Pelloni – tra cui il Benin e l'India. E' attiva inoltre una campagna internazionale per l'eradicazione della polio. Per aderire a un progetto umanitario basta un contributo minimo, che si somma a quello degli altri club internazionali".
Per quanto riguarda il progetto che sta per avere inizio a Parma, invece, i dettagli li spiego lo stesso de'Angelis: "Tre medici del Camerun saranno ospitati in un centro di prima accoglienza, per seguire un training di endoscopia diagnostica. Il Rotary pagherà loro il viaggio in Italia e resteranno qui fino a che non saranno in grado di applicare le loro conoscenze e avranno appresto tutte le tecniche. Prima del loro ritorno, inoltre, saranno donati due strumenti endoscopici e una sorgente luminosa. E' un'iniziativa di grande valore: l'abbiamo già realizzata negli anni scorsi con medici dal Ciad e i risultati non si sono fatti attendere".
Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Caterina Zanirato