by admin | Apr 8, 2010 | Articoli
Sempre di più e sempre più giovani. Le malattie infiammatorie croniche intestinali, in netto aumento negli ultimi decenni, specialmente nei paesi più industrializzati, contano oltre 10mila casi in Emilia Romagna e colpiscono più comunemente in età giovanile. Si parlerà di queste patologie e delle nuove frontiere diagnostiche, terapeutiche e chirurgiche, durante il ventunesimo "Congresso Internazionale sulle malattie infiammatorie croniche intestinali" che si terrà domani, venerdì, all'Ospedale di Parma.
Esperti di prima grandezza si confronteranno sulle nuove terapie farmacologiche e sul miglioramento delle tecniche diagnostiche e chirurgiche che in questi ultimi anni hanno modificato la gestione del trattamento della malattia di Crohn e della rettocolite ulcerosa, dando particolare rilievo al trattamento con terapie biologiche. "Con questo evento – spiega Gian Luigi de'Angelis, direttore della Gastroenterologia del dipartimento Materno-infantile dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma – cerchiamo di riprodurre anche a livello congressuale il lavoro di équipe interdisciplinare che da anni caratterizza l'attività del nostro centro. Nella nostra struttura il paziente è preso in carico dal momento della diagnosi in poi, per garantire la continuità assistenziale sia dal punto di vista clinico-terapeutico che strumentale". Queste patologie richiedono gioco di squadra e possono essere affrontate al meglio grazie a un lavoro coordinato tra gastroenterologi, endoscopisti, chirurghi, anestetisti, radiologi, oncologi, anatomo-patologi e altri specialisti. "Si tratta di malattie tra le più studiate negli ultimi anni – continua de'Angelis – perché colpiscono maggiormente i paesi con un'economia forte e perché lo studio del loro modello può portare a grandi passi avanti anche nella cura di altre malattie. La terapia biologica, per esempio, è stata sperimentata per la prima volta proprio sul morbo di Crohn". Ecco che allora la diagnosi precoce, le nuove terapie farmacologiche e gli interventi chirurgici a bassa invasività, hanno consentito, negli ultimi anni, di evitare il manifestarsi di recidive: "Qui a Parma- dichiara Raffaele Dalla Valle, responsabile Urgenze chirurgiche dell'apparato digerente a indirizzo oncologico dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma – abbiamo già eseguito con successo alcuni interventi di proctocolectomia totale con tecnica laparoscopica". Di grande importanza anche l'attività dei molto volontari dell'associazione Snupi (Sostegno nuove patologie intestinali): "La nostra associazione – spiega Giulio Orsini, presidente di Snupi -, grazie al supporto degli stessi pazienti e dei loro familiari, ha dato vita in questi anni a un progetto sociale che ha reso possibile sostenere la struttura di riferimento sia in termini organizzativi che di affiancamento e supporto ai malati, senza sostituirsi in primis a chi svolge il proprio compito istituzionalmente".
Gli "angeli" di Snupi
250 soci effettici, 50 volontari attivi. Snupi, la onlus attiva dal 2001 grazie alla volontà dei genitori di pazienti in età pediatrica e giovanile affetti da patologie intestinali croniche, si definisce con una semplice parola: un'associazione responsabile. Per affiancare l'istituzione ospedaliero e supportarla, senza sostituirsi a essa: "Noi affianchiamo le famiglie, – spiega Giulio Orsini, presidente di Snupi -. foriamo i medici, individuiamo strumenti d'avanguardia, sensibilizziamo l'opinione pubblica e divulghiamo informazioni. Questo momento può essere l'occasione per gratificare i nostri volontari".
Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Margherita Portelli
by admin | Feb 9, 2010 | Articoli
L'educazione dei più giovani passa anche attraverso la tavola. Gli anni scolastici, infatti, sono fondamentali per lo sviluppo di una persona, anche in base alla sua alimentazione, sia in termini di quantità, sia di qualità. Proprio per approfondire gli aspetti legati alla corretta alimentazione, anche in relazione al cibo fornito nelle mense scolastiche di Parma, ieri mattina Comune, Ausl, Università, Azienda ospedaliero universitaria e Ufficio scolastico provinciale hanno organizzato il quarto appuntamento del convegno "Crescere in armonia", rivolto a tutti i genitori e gli operatori del settore, ponendo l'accento sulle diete "particolari" che devono essere seguite in alcuni casi.
12mila parti al giorno
Nelle 70 scuole di Parma, infatti, vengono forniti 12mila pasti quotidiani, ma tra questi quasi 900 sono pasti "speciali", preparati ad hoc per rispettare tradizioni religiose o limitazioni alimentari legate a patologie. "Un corretto stile di vita è sostenuto dalla sicurezza e dalla correttezza alimentare – commenta il vice sindaco, Paolo Buzzi -. Ed è importante che l'educazione dei bimbi a questo comportamento inizia proprio dalle mense scolastiche. Non solo dal punto di vista della quantità e della qualità alimentare, ma anche per tutelare chi soffre di determinare patologie. Su richiesta, infatti, il nostro servizio può elaborare pranzi speciali per bambini diabetici, obesi, allergici o intolleranti a qualche alimento, celiaci… Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) vuole essere proprio un momento formativo, supportato dai nostri partner scientifici, per tutte le persone coinvolte nella nutrizione dei più giovani, per aiutarli a crescere in armonia".
Il commento dell'esperto
Al convegno, che si è svolto al centro congressi di via Toscana, era presente anche Gian Luigi de'Angelis, direttore dell'unità complessa di Gastroenterologia del dipartimento materno infantile dell'azienda ospedaliera di Parma: "Per la crescita dei ragazzi è fondamentale che tutte le diete siano equilibrate in tutti i loro componenti – spiega il medico e docente universitario -, sia in termini di quantità sia di qualità, mescolando cereali, frutta, verdura, carne, pesce. E devono essere correlate a una giusta attività motoria del bambino e dell'adolescente. Le diete speciali devono essere riservate solo per motivazioni dimostrate scientificamente: invito tutti a diffidare dei test di intolleranza alimentare non scientifici che purtroppo si stanno diffondendo sempre di più nei paese maggiormente sviluppati. Non bisogna sovraccaricare i giovani con diete sbagliare: l'alimentazione ha importanti ricadute sulla salute dei nostri figli".
"Bisogna preferire le carni bianche"
Qual'è la migliore dieta da seguire per far crescere sani i più giovani? Alla domanda risponde direttamente Gian Luigi de'Angelis, direttore dell'unità complessa di Gastroenterologia del dipartimento materno infantile dell'azienda ospedaliero universitaria di Parma. "La dieta mediterranea è riconosciuta come una delle diete più sane al mondo – commenta -. E' composta da cereali, frutta e verdura. Nella piramide alimentare un posto importante lo occupa anche la carne, indispensabile per il tessuto muscolare, ma è necessario non eccedere con le dosi, in quanto crea altre problematiche. E' soprattutto importante preferire le carni bianche alle rosse. Uno spazio è lasciato anche ai dolci, ma assai limitato. E l'importante rimane la varietà di alimentazione, rispettando la corretta quantità e la qualità degli alimenti consumati".
Fonte: Gazzetta di Parma, articolo di Caterina Zanirato
by admin | Dec 15, 2009 | Articoli
Egregio Direttore,
per problemi seri di salute ho avuto bisogno di fare accertamenti e cure prolungate, presso la gastroenterologia pediatrica dell'Ospedale Maggiore di Parma, diretta dal Professor de' Angelis e la sua efficientissima equipe. Attraverso questo mezzo vorrei ringraziare sentitamente e particolarmente il Prof. de' Angelis, la Dottoressa Fornaroli e tutto il personale medico e paramedico per l'alta professionalità e umiltà dimostrata.
Cordiali Saluti
Farina Gilberto
Fonte: Repubblica.it
by admin | Dec 11, 2009 | Articoli
Lo sport tende la mano alla solidarietà, due volte. Testimone del sodalizio tra le due realtà è stata la consegna, avvenuta ieri mattina da parte di Cariparma, del ricavato della vendita dei pettorali "Corri per la vita", la camminata non competitiva della Cariparma Running che si è svolta a settembre scorso, a due associazioni operanti sul territorio di Parma e Provincia.
La grande partecipazione al tradizionale appuntamento podistico, organizzato dalla banca e dal Cus di Parma, ha infatti permesso di raccogliere una considerevole somma che, raddoppiata dalla banca stessa, ha raggiunto i 15.000 euro. Questo ha offerto la possibilità di sostenere, per la prima volta quest'anno, ben due diverse associazioni, l'Associazione volontaria promozione ricerca tumori e Sostegno nuove patologie intestinali. "L'ultima edizione della maratona – commenta Franco Duc, Responsabile della Direzione comunicazione di Cariparma – ha dato grandi soddisfazioni sia dal punto di vista sportivo che da quello riguardante l'iniziativa "Corri per la vita". Non si tratta solo del valore economico, ma soprattutto della possibilità di aver fatto da vetrina alle associazioni operanti sul territorio, che rappresentano il cuore della nostra realtà provinciale".
Oltre all'importate visibilità ricevuta, la somma raccolta grazie all'iniziativa permetterà all'associazione volontaria Promozione ricerca tumori di formare assistenza domiciliare ai pazienti in fase terminale e all'associazione Sostegno nuove patologie intestinali di acquisire una nuova strumentazione. "Con la somma ricevuta – spiega Giulio Orsini, Presidente della Snupi – è stato acquistato un enteroscopio, una strumentazione di ultima generazione che abbiamo utilizzato per la prima volta già venerdì scorso. Si tratta di uno strumento presente già in altre città e che permette quindi a Parma di occupare la posizione di eccellenza che si merita". Una collaborazione riuscita, che riconferma il valore dell'unione tra sport e solidarietà: "E' importante però sottolineare – conclude Ferdinando Sandroni, titolare dell'Agenzia per l'Associazionismo e il Volontariato – che non sarebbe stato possibile realizzare un evento del genere senza la collaborazione di tutta la città".
by admin | Dec 10, 2009 | Articoli
Una persona che si firma "Un paziente" ci ha inviato questa lettera:
Cara Repubblica Parma la realtà mi ha permesso di apprezzare straordinarie persone: medici, infermieri non solo competenti ma anche gentili. Ho avuto bisogno delle prestazioni delle équipe diretta dal prof. de'Angelis e mi sono presentato per un esame, mi sono messo in fila assieme a tanti altri che aspettavano colonscopie, gastroescopie e via dicendo. Bene, nella lunghezza di queste operazioni, mai e poi mai il personale del reparto ci ha lasciati soli, sempre una parola di conforto per tutti, un'occhiata clinica ogni cinque minuti, un goccio di thé dopo che le persone si risvegliavano dall'anestesia. E qui siamo alle note positive un vero vanto, una sicurezza, una tranquillizzazione per tutti i cittadini parmigiani e non solo. Veniamo invece alle note negative: tutte queste operazioni di fatto si svolgevano in due stanze appena fuori la camera operatoria. Due stanze, una dove la gente attendeva, l'altra, separata solo da un telo, dove venivano fatte le domande prima dell'intervento, dove venivano messi in barella i pazienti che avevano appena finito gli esami. Insomma una situazione da suk arabo senza alcuna tutela della privacy con persone delle pulizie che passavano di li, con gente che sbagliava reparto e chiedeva informazioni eccetera eccetera. Ecco non vorrei che questa mia lettera ledesse in alcun modo medici e infermieri del reparto, ripeto ammirevoli per dedizione, professionalità e cortesia, vorrei invece che i vertici della sanità parmigiana cogliessero la sfida per una sanità a misura d'uomo. La dove al mercoledì opera l'équipe del prof. De'Angelis il reparto è nuovo, moderno, gli operatori sono bravissimi eppure il paziente è "violato", non è garantito nei suoi diritti elementari, nel non doversi fare vedere in difficoltà (si quando sei paziente clinico non hai difese) da altri e da chiunque passi. Visto che si stanno inaugurando nuove strutture ospedaliere, nuove torri, nuovi reparti, cari amministratori ricordatevi anche di questo. Della dignità dei pazienti e credo dei medici ed infermieri.
Un paziente.
Fonte: Repubblica.it