All’Ateneo una borsa di dottorato in ambito gastroenterologico dalle ditte ACMI (Fornovo) e OIKI (Parma)
Parma, 13 febbraio 2019 – Una borsa di dottorato nell’ambito della Gastroenterologia ed Endoscopia digestivaè stata donata al Dipartimento di Medicina e Chirurgiadell’Università di Parmadalle ditte ACMI di Fornovo Taro e OIKI Acciai Inossidabili diParma.
La donazione è stata presentata questa mattina al ParmaUniverCity Info-Point dal Rettore Paolo Andrei, da Gian Luigi de’ Angelis, docente di Gastroenterologia dell’Ateneo e Direttore della U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, dal Direttore Generaledell’AO di Parma Massimo Fabi, da Giacomo Magridella Ditta ACMI ed Emidio Bettuzzidella Ditta OIKI Acciai Inossidabili e dal Presidente dell’Associazione Snupi – Sostegno Nuove Patologie Intestinali Giulio Orsini.
Grazie al contributo della ditta ACMI di 20.000 euroe della ditta Oiki Acciai Inossidabili di 10.000 euro, ricevuto tramite l’Associazione Snupi, è stato possibile finanziare una borsa di studio nel dottorato di ricerca in Scienze Mediche e Chirurgiche Traslazionali(34° ciclo) nell’ambito della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, all’interno del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo. La borsa di studio è stata assegnata alla dott.ssa Federica Gaiani, specialista in Gastroenterologia.
L’argomento della ricerca attivata attraverso questo importante finanziamento è rivolto alla ottimizzazione del follow upa lungo termine in pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinalicon riscontro di displasia della mucosa e al seguente comportamento per evitare l’insorgenza di neoplasia intestinale, di cui le MICI sono fattori di rischio ben riconosciuti. Tale rischio diventa reale in particolar modo nelle malattie di lunga durata, severità ed estensione, specie se accompagnate da comorbilità.
A tale riguardo, l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’AO di Parma, oltre a essere un punto di riferimento nazionale per queste patologie, dispone delle attrezzature e delle tecnologie endoscopiche per rendere possibile questo tipo di ricerca avanzata.
Il contributo presentato questa mattina, fondamentale per lo sviluppo di un progetto di ricerca clinica avanzata,renderà possibile l’immissione nella vita universitaria di una giovane ricercatrice, che ha scelto di intraprendere un importante e difficile percorso di crescita professionale.